Il mondo del cinema e dei videogiochi percorre strade che sempre più spesso si incrociano, diventando ormai cosa comune gli interscambi tra i due ambiti. Accade di frequente che il passo dal “grande schermo” al videogioco sia breve, ma per via di questa brevità avviene forse ancor più spesso di avere risultati deludenti. I “Tie-in” infatti, spesso deludono le aspettative, presentandosi come lavori piuttosto carenti che sfruttano la scia del successo televisivo per vendere anche sul mercato videoludico. Spiderman è sicuramente un brand famosissimo che ormai da molti anni è solito apparire sulle console, subito dopo le uscite ufficiali dei film. Il prodotto di cui andremo tra breve a parlare però si distingue da quanto appena detto: Spiderman il regno delle ombre, non ha nessun legame con il mondo cinematografico. Scopriamo insieme l’ultima fatica Activision.
Uno dei pregi che negli anni Activision ha saputo implementare nel proprio prodotto è l’aspetto free-roaming. Anche quest’ultimo titolo continua nella struttura andatasi consolidandosi anno dopo anno. Il nostro “amichevole ragno di quartiere” avrà, infatti, un’intera città a disposizione, nella quale dondolare liberamente lanciando ragnatele tra un grattacielo e l’altro. Le varie trasposizioni videoludiche fin qui presentateci, offrono tutti questa dinamica ed è forse un lato che appesantisce il titolo, facendolo risultare agli occhi del videogiocatore molto simile ai predecessori. È vero, la trama di questo Spiderman è del tutto originale, ed addirittura staccata da qualsiasi contesto cinematografico come dicevamo poc’anzi. Ciò che allora rimane sempre uguale è il sistema in cui si snoda l’avventura: dondolando tra una ragnatela e l’altra dovremo aver cura di raggiungere determinati hot spot accuratamente segnati sulla mappa, sui quali troveremo personaggi amici pronti ad assegnarci compiti via via sempre più difficoltosi. I primi, che poi stanno alla base dell’intera avventura, consistono nel ripulire le strade di New York dalle bande criminali che le popolano, mentre andando più in là con la storia avremo a che fare con creature alquanto potenti. Alle missioni principali, obbligatorie se si vuole proseguire nel nostro cammino, se ne affiancheranno delle altre opzionali, che serviranno a far acquisire al giocatore punteggi superiori e ad aumentare di parecchio la longevità del titolo.
Anche se la struttura di gioco appena descritta ricalca di molto le precedenti versioni del titolo, dobbiamo dire con tutta onesta che il risultato non delude affatto le aspettative, grazie ad una gestione dei comandi semplice ed intuitivo e ad un comparto di mosse e combo ben assortito. I tasti dorsali permetteranno in tutta comodità di andare a zonzo velocemente da un punto all’altro della mappa e di percorrere a grande velocità le ripide pareti dei grattacieli. Le movenze del nostro Spiderman tra una ragnatela e l’altra appaiono fluide, naturali e molto somiglianti a quelle viste nei film. Come già accaduto per il terzo episodio della serie, anche qui avremo la possibilità di cambiare estemporaneamente il costume al nostro eroe, trasformandolo da Spiderman buono a controparte cattiva, con il costume rigorosamente nero. Questa trasformazione non incide solo e soltanto sull’aspetto visivo, ma conferirà al nostro eroe diversi poteri: mentre, ad esempio, con il tradizionale costume rosso avremo la possibilità di sparare ragnatele ed immobilizzare così temporaneamente i nemici, con quello nero avremo invece il potere e la forza di sollevare automobili e scagliarle contro il rivale di turno. La scelta tra le due sembianze ha una notevole importanza ai fini della storia; spesso dopo l’uccisione di un boss ci verrà chiesto di scegliere il nostro percorso, tra la strada del bene e quella del male. A noi la scelta!
Il livello grafico purtroppo tradisce leggermente le attese. Un impatto visivo non sicuramente adatto ad una next-generation, con leggeri livelli di maggiore realismo solo in alcune sequenze animate. Il frame-rate appare invece costante, idoneo a seguire le folli corse del nostro eroe e la velocità delle movenze durante i combattimenti. Il reparto audio nel complesso è più che sufficiente, se non fosse altro per un doppiaggio completamente in italiano di discreta qualità. Effetti sonori in-game nella media e musiche di sottofondo gradevoli, anche se non molto varie.
Spiderman il regno delle ombre è un prodotto che attirerà sicuramente i fan della serie, ma potrà dare qualche soddisfazione anche ai semplici amanti dell’avventura. La ripetitività d’azione purtroppo non aiuta il titolo, ma la possibilità di prendere strade diverse a seconda che si scelga quella del male o quella del bene aiuta a conferire al titolo maggiore longevità. Un gioco tutto sommato apprezzabile, che possiamo classificare, senza infamia nè lode, con un più che meritato 7,5.
Sistema di controllo pregevole, adatto ad ogni tipo di giocatore. Sistema di combo upgradabile dopo ogni livello.
Doppiaggio italiano discreto, musiche di sottofondo nella media.
Graficamente si poteva fare meglio.
Il gioco può accontentare una fetta di pubblico molto vasta: dagli appassionati della serie, ai semplici patiti dell'avventura free-roaming. Spiderman il regno delle ombre sembra dare soddisfazioni.
La recensione di Spider-Man: Il Regno delle Ombre è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 15-11-2008
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