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Recensione di Hitman: Absolution

Titolo: Hitman: Absolution
Genere: Giochi d'azione
Piattaforma: Playstation 3
Sviluppatore: IO Interactive
Publisher: Square Enix
Data di uscita: 20 Novembre 2012

Al giorno d'oggi spesso ci lamentiamo della mancanza di nuove produzioni, ma il passato videoludico conta nomi cosi importanti che è davvero impossibile staccarsi da questi. Ci sono giochi che hanno fatto la storia e il cui nome rievoca ricordi e successi. Hitman è certamente tra questi e l'agente 47 si è fatto apprezzare, col tempo, per un gameplay profondo, complesso e davvero interessante. Dopo anni di digiuno, il nostro agente torna nuovamente a calcare la passerella videoludica e un ritorno così importante non poteva passare inosservato. 

Un incarico come un altro

La vita dell'assassino è davvero dura e, a volte, molto strana. Chi segue le nostre recensioni sa che non amiamo spoilerare troppo la trama di un gioco, perché spesso è proprio questa che invoglia l'utente a continuare nelle missioni. In ogni caso, non possiamo tralasciare alcuni eventi di vitale importanza, giusto per farvi comprendere al meglio i retroscena di questo “Absolution” e per incuriosirvi quanto basta. Chi ha seguito l'ultima avventura del brand, saprà che l'agente 47 è riuscito a scampare alla morte per poco. Hitman è un assassino e come tale ha appena ricevuto l'ennesimo incarico della sua carriera. Quello che non sa, è che si accinge ad uccidere la stessa donna che gli ha salvato la vita. Come andrà a finire? Beh, questo non possiamo certo dirlo, ma speriamo di avervi incuriosito abbastanza. Abbandoniamo le premesse narrative e lanciamoci nel gameplay di gioco.

Un gampley profondo e che lascia libertà

Hitman Absolution, così come i predecessori è un titolo che lascia ampia libertà al giocatore. E' vero, lo scopo di gioco è quello di uccidere l'obiettivo di turno, ma il modo in cui potremo farlo, sarà tutt'altro che prescritto. L'agente 47, professione assassino, ha con sé un arsenale di tutto rispetto, ma il cuore e l'anima del gioco è certamente di tipo stealth. Difatti, non siamo di fronte ad un action game di quelli frenetici in cui dovremo farci strada fucile alla mano. Insomma, non è esatamente uno shooter in terza persona. Per uccidere un determinato obiettivo sarà nostra cura osservare il vasto ambiente di gioco: ogni missione ci mette nel bel mezzo di un sandbox vero e proprio, dove dovremo scegliere il modo in cui agire. Molte missioni presentano una serie di obiettivi secondari, che spingono il giocatore a svolgere il ruolo di assassino in modo piuttosto silenzioso e discreto. Già, siamo degli assassini, ma non per questo potremo premere il grilletto facilmente ed abbattere personaggi che nulla hanno a che fare con il nostro obiettivo e la nostra storia. E qui viene in gioco la libertà di cui parlavamo in precedenza. 

Esistono molteplice vie per completare il compito assegnatoci ed eliminare la vittima designata. Anzi, tanto più utilizzeremo metodi meno convenzionali, tanto più saremo premiati a fine livello. Così, prima di gettarci a capofitto nell'azione di gioco, sarà bene studiare l'ambiente circostante, la personalità e la IA dei vari personaggi guidati dalla CPU. Un po' di astuzia sarà certamente l'arma che farà la differenza. L'agente 47, inoltre, dopo tanti anni di onorata “carriera” da assassino, ha sviluppato un sesto senso, che gli consentirà di individuare i propri obiettivi e le zone sensibili con cui poter interagire. Il nostro assassino è, altresì, un vero e proprio mago nei travestimenti, così che dopo ogni uccisione potremo prendere le sembianze del defunto, mimetizzandoci così agli occhi delle guardie e cercando di passare inosservati mentre ci avviciniamo al nostro obiettivo principale. Come già ampiamente detto, Hitman Absolution predilige e premia le uccisioni in sordina piuttosto che l'azione e le uccisioni dirette. Nonostante ciò, tra le abilità de nostro agente 47 vi è pure quella di attivare un bullet time, che consente di mirare e sparare a più soggetti in contemporanea, o quasi.

Pro e Contro delle meccaniche di Hitman Absolution

Se queste sono, a grandi linee, le meccaniche di base che muovono l'intera produzione, è bene brevemente tirare le conclusioni sul gameplay. Questa tipologia di azione, libera e complessa, tanto da offrire libertà al giocatore nel decidere come e quando agire per raggiungere l'obiettivo,  può rappresentare al tempo steso un “pro” e un “contro”. L'utente più hardcore, infatti, apprezzerà la varietà di situazioni e la difficoltà che si cela dietro la possibilità di scegliere come agire. D'altro canto, però, l'utente medio, che preferisce l'action più diretta ed intuitiva, potrebbe essere spaventato dalla complessità delle situazioni proposte e abbandonare il titolo anzitempo alla prima difficoltà. La mancanza di ceckpoint, inoltre, costringerà molto spesso l'utente a ripetere uno stesso livello da capo. Insomma, la difficoltà di gioco, che per molti rappresenterà un vero e proprio punto a favore, potrebbe rendere l'azione frustrante in alcun frangenti.

Tecnica da assassino

Il versante tecnico di Hitman Absolution, senza mezzi termini, è davvero apprezzabile e il lavoro svolto dal team di sviluppo merita certamente un plauso. Non è solo, o soltanto, la qualità visiva che impressiona positivamente, ma quanto le ambientazioni varie e animate. Ogni ambiente è davvero ricco di particolari e di persone che si muovono a schermo. L'utilizzo di script è davvero sapiente e alcune missioni lasceranno a bocca aperta per moltitudine di personaggi in movimento. Insomma, ogni missione è coadiuvata da una cornice viva e reale: non personaggi guidati dalla CPU  privi di personalità, bensì pedine animate che vanno ad arricchire le nostre missioni. A livello audio il doppiaggio è davvero impeccabile, ricco di pathos e con il giusto enfasi in alcune situazioni. Nulla da eccepire in questo versante.

Conclusioni

Hitman Absolution è davvero un buon prodotto che non scende a compromessi e va dritto per la sua strada. Le scelte di profondità e complessità nel gameplay rappresentano, al tempo stesso, l'anello forte e quello debole del prodotto. Capiamoci, la possibilità di effettuare scelte per giungere a destinazione è davvero apprezzabile, ma gran parte dell'utenza si sentirà spiazzato da questa tipologia di gioco e, a tratti, potrebbe preferire una maggiore linearità. In ogni caso, la possibilità di settare la difficoltà di gioco, permetterà a chiunque di affiancarsi al titolo: per tutti i neofiti è assolutamente sconsigliato iniziare a difficoltà alte. La longevità è buona, anche se varia notevolmente a seconda di come si decide di interpretare le varie missioni. Correndo abbastanza riuscirete a completare l'intera avventura in 12 ore circa, ma attuando alla perfezione le meccaniche stealth e spendendo qualche minuto in più nelle varie missioni si riuscirà ad allungare notevolmente. Gli affezionati del brand non hanno scelte, acquisto quasi obbligato! 

Pro

  • Grande libertà di gioco
  • Ambientazioni ricche e animate
  • Ottima regia

Contro

  • A tratti frustrante
  • Sistema di salvataggi

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8

La recensione di Hitman: Absolution è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 22-01-2013

Commenti sulla recensione (3)

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Commenti
avatar di spumante
06-04-2014
spumante

Semplicemente incredibile, un degno ritorno dell'Agente 47!

1
avatar di Don Storm
26-01-2013
Don Storm

Stupendo.

2
avatar di crypto138
26-01-2013
crypto138

Che giocone che è Hitman Absolution!

2
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Hitman: Absolution

  • Immagine della copertina del gioco Hitman: Absolution per PlayStation 3

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Valutazione del gioco 8.8

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