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Recensione di Borderlands: The Pre-Sequel

Titolo: Borderlands: The Pre-Sequel

Genere: Sparatutto/RPG
Piattaforma: PlayStation 3

Sviluppatore:
2K Australia, Gearbox Software
Publisher: 2K Games

Data di pubblicazione: 17/10/2014

È inutile negarlo, ormai il duo 2K Australia e Gearbox Software è inesorabilmente, e quasi esclusivamente, legato alla saga di Borderlands. Proprio di questo parliamo ancora una volta, con il nuovo capitolo dal titolo davvero originale: Borderlands: The Pre-Sequel. Anticipiamo subito che il titolo ha nelle sue fondamenta gli elementi tipici della serie: un arsenale vastissimo, un gameplay solido e ormai collaudato da tempo, nonchè una trama davvero interessante, unita naturalmente a quello stile grafico che ha reso celebre l'intera saga. Ovviamente, però, un unico elemento potrebbe far vacillare il titolo, ed invero il paragone con i predecessori.

Un nuovo e inesplorato pianeta

Il primo elemento di novità di questo titolo è sicuramente la location scelta del team di sviluppo. Non siamo più in quel di Pandora, che ha rappresentato lo sfondo del primo e del secondo capitolo,  bensì su una luna di Pandora, ossia Elpis. Elemento principale di questa nuova location è la gravità, che incide sensibilmente sulle meccaniche di gioco. La conseguenza più evidente è data dal fatto che i personaggi, nemici compresi, si sposteranno molto più lentamente che nei precedenti titoli, potendo compiere manovre acrobatiche come salti più lunghi e levitando in aria per più tempo. Anche la trama può essere considerata una novità e già il titolo Pre Sequel potrebbe lasciare intuire qualcosa. Gli eventi di questo gioco, infatti, si situano esattamente tra il primo e il secondo capitolo di Borderlands (pre rispetto al secondo, ma sequel rispetto al primo), narrando nel dettaglio l'ascesa al potere di Jack Il Bello. Al di là della trama, le meccaniche alla base del titolo rimangono pressoché immutate rispetto al precedente episodio, cosicché i giocatori avranno un senso di familiarità prendendo il pad in mano. Al centro di tutto, ovviamente, vi è un arsenale di armi davvero smisurato, mappe molto estese, e un certo numero di veicoli che potranno essere utili durante gli spostamenti. Purtroppo però non è tutto oro quel che luccica, dato che gran parte degli elementi di gioco vengono ripresi dai precedenti. Le armi, anzitutto, non sono totalmente rinnovate e anche se il numero è certamente lodevole, si avrà in alcuni casi una sensazione di deja vù. Stessa identica sensazione di già visto si avrà anche per quanto riguarda l'intelligenza artificiale dei nemici che non sempre risulta migliore rispetto ai predecessori. Alle volte gli avversari sembrano saltellare all'interno dell'area di gioco senza una meta, pensando solo a scaricarci addosso l'intero set di munizioni a loro disposizione, ma senza in realtà una particolare strategia. 

In ogni caso, l'altro lato della medaglia, è che il senso di familiarità  risulta per gran parte dell'avventura piacevole. La tradizione, però, si mescola con alcune novità piacevoli. Infatti, oltre alla barra energia e alla barra dello scudo, il giocatore dovrà tenere in considerazione anche una terza barra, ovvero quella dell'ossigeno, che su Elpis prende il nome di Oz. A tal proposito i personaggi verranno infatti equipaggiati con un kit apposito, che oltre a permettere di respirare, faciliterà anche alcune mosse acrobatiche, come salti doppi e schianti a terra che andranno a mangiare psichici che si trovano nel raggio di azione. Inoltre, interessanti e divertenti risultano le varie abilità di cui sono dotate le varie classi dei protagonisti: dalla pioggia di proiettili che può scatenare Nisha ai droni volanti di Whilelm.

Eliminando comunque gli elementi di novità rimane alla base del titolo Gearbox il solito mix di sparatutto in prima persona e gioco di ruolo, che sembra in grado di regalare nuove emozioni man mano che l'avventura prosegue, dato che quadro dopo quadro si sbloccheranno nuove abilità per il proprio soldato, così da cambiare la potenza di fuoco. Inoltre, i danni inflitti agli avversari vengono sempre evidenziate con numeri accanto ad ogni nemico, elemento che ha da sempre caratterizzato la serie e che riesce a dare soddisfazione ancora oggi man mano che i numeri dei danni inflitti diventano sempre maggiori, in conseguenza delle migliorate abilità acquisite dal personaggio utilizzato. In fin dei conti il giudizio sul gameplay  risulta certamente positivo dato che sono di più i punti di contatto con le passate edizioni, rispetto alle novità. Ciò detto, occorre precisare che Borderlands: The Pre-Sequel è stato sviluppato evidentemente per una modalità multi giocatore cooperativa fino a quattro utenti. È, allora, giocando con i propri amici che il titolo riesce ad esaltarsi massimamente.

Grafica che vince, dovrebbe cambiare...

A livello grafico Borderlands: The Pre-Sequel non presenterà particolari novità rispetto ai due precedenti capitoli. Da un lato questa caratteristica potrebbe certamente fare la felicità di tutti coloro che amano lo stile da sempre adottato da Gearbox. Dall'altro lato, però, pesano certamente i limiti di questo motore grafico che inizia davvero a mostrare il peso degli anni. In alcuni casi, tendenzialmente nelle scene più concitate, i cali di frame rate risultano evidenti. Inoltre, sebbene il nuovo pianeta risulti parecchio evocativo, in molti casi si ha la sensazione di paesaggi anonimi e spogli, non in linea con la qualità fatta registrare dal primo e del secondo episodio. Va molto meglio sicuramente con il comparto sonoro, dove doppiaggi in italiano risultano veramente qualitativi, come in ben poche altre produzioni.

Conclusioni

Competere con i due predecessori non era certamente impresa facile. In ogni caso Borderlands: The Pre-Sequel risulta un titolo che gli amanti della serie non potranno lasciarsi sfuggire, non fosse altro che per la nuova location lunare e per le piccole novità, che vanno a vivacizzare un gameplay solido collaudato. In ogni caso, la qualità generale non riesce a primeggiare rispetto ai predecessori, e forse questo può essere considerato il più evidente limite di questo ultimo capitolo della saga. 

Pro 

  • Storia interessante
  • Gameplay collaudato
  • Nuova location
  • Una vagonata di armi

Contro

  • IA nemica a tratti deludente
  • poche novità strutturali

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7,5

La recensione di Borderlands: The Pre-Sequel è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 17-11-2014

Commenti sulla recensione (1)

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Commenti
avatar di 93mitico
30-12-2014
93mitico

spero solo che nn sfornino dlc a raffica come sempre

0
Messaggio non inserito o troppo corto.
 
 

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Borderlands: The Pre-Sequel

  • Immagine della copertina del gioco Borderlands: The Pre-Sequel per PlayStation 3
  • Data di uscita:
    17-10-2014
  • Categoria:
    sparatutto
  • Disponibilità per:
    X360 PS3
  • Popolarità:
    0.06 %

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Valutazione del gioco 7.3

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