Ho giocato un po' in single e un pochino in multy, prima di dare un giudizio preciso, aspetterò di concluderlo e di trascorrere qualche ora sul comparto multigiocatore.
L'inizo è molto forte, lo si apprende già dallo straordinario filmato introduttivo, il quale lascia subito intendere che il nuovo team di sviluppo punti sulla qualità della narrazione e sull'emotività che questo titolo può trasmettere.
Cortana, finalmente, è "libera" e non impiega moltissimo a mostrare il suo (nuovo) lato emotivo. John è sempre lo stesso, adesso un po' più chiacchierone, ma è un piacere sentirlo interloquire con Cortana.
La virata al gameplay la si appura non appena si preme per la prima volta il grilletto dell'arma. La gittata, la risposta e il "peso" delle armi, sono adesso più vicine alla realtà.
L'I.A. nemica è leggermente tarata verso il basso (Eroica) rispetto a Reach, non so ancora se lo è anche rispetto ad Halo 3, ma mi pare assurdo modificare dei parametri che già si hanno programmati da eoni. Vedremo più avanti, ma stiam comunque parlando di una delle migliori I.A. mai riprodotte in materia ludica.
Graficamente, in single, è migliorato tantissimo, è una goduria veder girare tanta roba su un hardware in fase di prepensionamento. L'illuminazione è la cosa più bella vista su console. L'unica osservazione critica devo farla nei confronti di uno strascico che Halo si porta sin dalla sua prima apparizione e che, credo, sia destinato a rimanere insoluto almeno in questa generazione di console per ovvi motivi. Mi riferisco all'aliasing presente su strutture dall'design sci-fi e quindi prettamente squadrate e molto definite. Personalmente non credo sia possibile pretendere di più, almeno oggi.
Quella multiplayer è la componente che ha subito più modifiche. Il feeling con le armi è eccezionale, come lo sono le armature spartan. Le mappe sono strutturate meglio rispetto al passato, ma si nota comunque una riduzione degli spazi, seppur non eccessiva.
343 ha portato Halo 4 agli standard attuali dei più famosi FPS, non dimenticando però che Halo non è un FPS bellico ambientato nei giorni nostri. Quindi perk, corsa di default e altre diavolerie, che se da un lato possono essere apprezzate ai fini del gameplay, da un altro possono far storcere il naso ai nostalgici o comunque a chi è abituato al gameplay "crudo" dei primi tre capitoli della saga.
Piccolo appunto per quanto concerne la parte sonora: No, non ci siamo. Sarà che sono innamorato di O'Donell o forse che sono un incurabile sognatore, ma Davidge non ha contribuito in maniera positiva nel lavoro dei 343, almeno per quanto mi riguarda. Le tracce sono tutte un po' anonime, frutto di un lavoro che a mio modo di vedere avrebbe potuto fare anche il compositore di un titolo di fascia bassa o di un Call of Duty qualsiasi.
A questo punto, come sostengo da tempo, avrei dato carta bianca ai Duft Punk, i quali in Tron hanno fornito prova di grande coesione con il mondo sci-fi, componendo brani dall'enorme carisma. Forse il povero Neil ha avuto indicazioni precise dall' "alto", dove gli hanno chiesto di portare avanti lo stile di O'Donell, senza stravolgerlo, perchè il "compitino" in effetti lo fa bene, ma ripeto, non stupisce. Mai.
Lo scrivo, ma sono consapevole del fatto che pochi afferreranno il concetto: Halo resta un titolo imprescindibile, l'unico insieme a Gears che può spingere all'acquisto di una console Microsoft. Non giocarlo è una grossa pecca nella "carriera" videoludica. De gustibus.
Saluti!
Joker0309
