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Recensione di Barnyard Blast - il porcello delle tenebre


Titolo: Barnyard Blast: il porcello delle tenebre
Genere: Shooter 2d
Piattaforma: Nintendo DS
Sviluppatore: SANUK Games
Publisher: NEKO Entertainment
Data di uscita: 29-02-2008

Da spiderpork a Barnyard Blast: i porcellini invadono il mondo dei cartoon e dei videogiochi!

Prendete un irriverente maialino, vestitelo da cow-boy e dategli in mano un fucile a pompa; aggiungete ancora una struttura di gioco classica come lo shooter 2D ed un pizzico di platfom. Fatto? Bene: avete appena capito - presso a poco - di cosa tratta Barnyard Blast: il porcello delle tenebre. Sebbene il gioco sia poco conosciuto e pubblicizzato, riesce grazie agli ingredienti sopra citati ad uscire dall’anonimato e a far parlare di se come un titolo più che sufficiente. Vediamo il perché.

La vicenda che da origine alla nostra avventura è alquanto scontata: Cliffy Belmart, coraggioso maialino, decide di addentrarsi in un oscuro castello sovrastante il tranquillo villaggio. Qui verrà rapito dal malvagio di turno e toccherà al padre - coraggioso capofamiglia - salvarlo. Partendo da questi semplici presupposti, il gioco si snoda tutto in linea orizzontale: l’unico scopo sarà quello di eliminare i numerosi nemici che si pareranno davanti. Ogni livello conta, infatti, un numero di zombie davvero elevato ed eliminarli tutti sarà quasi sempre impossibile. Le armi a nostra disposizione sono quattro e saranno sin da subito selezionabili: quella primaria è una pistola con infiniti proiettili (per nostra fortuna!) ma oltre a questa, avremo la possibilità di scegliere tra fucile, frusta laser e dinamite. Queste ultime tre armi non sono però illimitate e dovremo avere buona cura nel centellinare il loro uso scegliendo quella che meglio si adatta alla situazione di gioco concreta.


Il nostro cammino, poco longevo, si compone in totale di sei livelli: forse un po’ troppo pochi. I primi tre scorrono in modo tranquillo, dal quarto in poi ci sarà invece da sudare per poter raggiungere il traguardo. Alcuni mondi presentano, oltre al boss di fine livello, anche un boss intermedio ed ognuno di essi darà del filo da torcere anche ai giocatori più agguerriti. All’interno della struttura shooter si innesta un pizzico di platform; molto spesso ci sarà richiesto di saltare da una piattaforma all’altra, e anche tali azioni verranno disturbate quasi sempre dall’attacco dei nemici presenti sullo schermo.

L’uso del touch screen è ridotto ai minimi termini: questo servirà per selezionare le armi nello schermo inferiore, ma spesso la freneticità dell’azione non consentirà minimamente di distogliere lo sguardo dallo schermo superiore. Per fortuna la scelta delle armi è effettuabile anche tramite il tasto dorsale R e questa è sicuramente la via più veloce e comoda. Ma l’arsenale di fucili, pistole, dinamite e frusta laser non rappresenteranno l’unica risorsa a nostra disposizione, infatti alcuni nemici, dopo la loro dipartita, rilasceranno power up che sarà meglio raccogliere per potenziare il nostro eroe: questi saranno selezionabili attraverso il tasto dorsale L. Tali bonus avranno duplice utilità e alcuni daranno maggiore potenza al protagonista e altri invece maggiore agilità.

Dal punto di vista tecnico, il titolo non esprime il massimo potenziale della piccola console Nintendo ma riesce comunque ad essere soddisfacente. Il tratto del nostro protagonista, così come quello degli zombie, è davvero semplicistico, ridotto insomma all’essenziale. I background dei sei livelli sono vari ed ognuno presenta una colorazione di base diversa adatta ai luoghi che andremo a percorrere. Le musiche di sottofondo rientrano in standard medi, mentre più caratterizzati appaiono gli effetti sonori delle nostre armi. Le scene d’intermezzo tra un mondo e l’altro sono alquanto statiche e prevedono sempre dialoghi tra il nostro porcellino ed il cattivo conte, padrone del castello. Tali dialoghi sono carichi di humor, peccato solo che la traduzione in lingua italiana sia pessima, tanto che sembra uscita da uno di quei traduttori sparsi per la rete. Lo spirito umoristico del gioco è davvero alto ed è impensabile non ridere quando ad esempio, espugnato il primo castello, ci sentiremo rispondere dal nostro antagonista: “ Spiacente, ma tuo figlio si trova in un altro castello”, ricordando ai più quella famosa frase apparsa per la prima volta in Super Mario Bros.

 

 

CONCLUSIONE

Barnyard Blast è un prodotto più che sufficiente dotato di immediatezza e semplicità. Il panorama degli shooter 2D non è molto popolato, ma vanta presenze di un certo spessore come la famigerata serie Castlevania o il nostalgico Ghost ‘n Goblins, entrambi titoli che senza dubbio appannano un po’ il gioco in questione, ma il prezzo nettamente contenuto di quest’ultimo lo renderà una felice scelta anche per gli hardcore gamer.

PAGELLA

Grafica 6.5

Non la migliore vista su Ds. Accettabile!

Sonoro: 6.5

Musiche di sottofondo nella media, nulla di esaltante. Miglior sorte per gli effetti sonori

Gameplay: 7

Semplice e immediato, stile retrò.

Longevità: 6

Purtroppo solo 6 livelli di gioco; pochi ma buoni!

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7

La recensione di Barnyard Blast - il porcello delle tenebre è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 19-05-2008

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Barnyard Blast - il porcello delle tenebre

  • Immagine della copertina del gioco Barnyard Blast - il porcello delle tenebre per Nintendo DS
  • Data di uscita:
    18-04-2008
  • Categoria:
    simulazioni
  • Disponibilità per:
    DS
  • Popolarità:
    0.1 %

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Valutazione del gioco 7

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