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Recensione di Pokemon Sole

Titolo: Pokémon Sole
Piattaforma: Nintendo 3DS/2DS
Genere: Gioco di Ruolo
Sviluppatore: Game Freak
Publisher: Nintendo 
Data di uscita: 23 novembre 2016

È sorto il nuovo Sole (e la nuova Luna) per i mostriciattoli tascabili

Sono passati venti anni dalla prima pubblicazione dei giochi Pokémon in Giappone: nel lontano febbraio del 1996 vengono rilasciati Pokémon Rosso e Verde su GameBoy. Da allora il franchise si è evoluto notevolmente, non solo con i videogiochi, che hanno superato i venti episodi solo per la serie principale, ma anche come fenomeno sociale. Le creature tascabili, infatti, sono presenti sotto forma di tanti media nel mondo: serie animate, carte collezionabili, peluche etc. Inoltre, il recente successo dell’applicazione per smartphone, Pokémon GO, ha sottolineato come i mostriciattoli siano sia rimasti nel cuore dei fan di vecchia data e abbiano colpito anche i più giovani. Per quanto riguarda il fronte videoludico, invece, i Pokémon hanno raggiunto la settima generazione e propongono alcune innovazioni interessanti pur cercando di mantenere inalterata la formula classica, quella, per intenderci, presente sin dall’inizio. Prese singolarmente, le diverse migliorie possono sembrare insignificanti ma, unendo tutti i pezzi del puzzle, gli sviluppatori hanno sfornato l’ennesimo piccolo capolavoro. Nonostante i numerosi cambiamenti però, i giocatori più navigati incapperanno, diverse volte, in alcuni momenti nostalgici, che renderanno ancora più piacevole l’esperienza complessiva. 

Prima di vedere nel dettaglio il lavoro svolto da Game Freak è necessario fare alcune precisazioni sulle differenze tra Sole e Luna. La formula non è cambiata rispetto al passato, per cui l’esperienza di gioco è in sostanza identica, eccetto che per alcune cose. Prima di tutto in base alla versione cambia il Pokémon leggendario disponibile: Solgaleo e Lunala. Alcuni Pokémon inoltre saranno esclusivi per ciascuna versione ma, naturalmente, si potranno comunque ottenere attraverso gli scambi con chi possiede l’edizione diversa. In Pokémon Sole il tempo in game sarà identico a quello reale, mentre, nella versione Luna è presente un fuso orario di dodici ore, ciò significa che nel gioco la notte corrisponde al nostro giorno e viceversa.

Alola!

Alola non rappresenta solamente il saluto locale ma soprattutto il nome della regione dove si svolge la nuova avventura. Si tratta di un’area ispirata alle Hawaii ed è composta dalle quattro isole Mele Mele, Akala, Ula Ula e Poni: ricca di tradizioni e rituali antichi, è resa unica nel suo genere per via delle curiose condizioni climatiche. Come si scoprirà molto presto, però, Alola ha alcuni punti in comune con Kanto, la location dei primissimi giochi. 

L’avventura principale comincia con il trasferimento del/della protagonista (per comodità lo chiameremo Sun come nella demo) nell’isola di Mele Mele insieme alla madre e a Meowth. Dopo aver scelto il sesso e alcuni tratti somatici basilari, si fa la conoscenza del Professor Kukui, il quale, notato il potenziale del giovane protagonista e il suo feeling naturale con i Pokémon, gli propone al di cimentarsi nel Giro delle Isole. Grazie al nuovo obiettivo, si fa la conoscenza di Hau, nipote di uno dei quattro Kahuna con cui verrà condivisa parte dell’avventura. Il Kahuna è un personaggio molto importante e, a inizio avventura, dona al giocatore un Pokémon Starter permettendo di sceglier tra Popplio di Tipo Acqua, Litten di Tipo Fuoco e Rowlet di Tipo Erba. In seguito, con la conoscenza di Lylia e del piccolo Pokémon Cosmog, ci si rende conto di come la trama prenda una piega diversa dagli schemi passati, intrecciandosi con gli obiettivi del Team Skull e con la misteriosa Fondazione Æther. Come già accennato, l’obiettivo principale dell’avventura consiste nel completare le sette prove del Giro delle Isole e sconfiggere i quattro Kahuna, uno per ogni isola; per la prima volta dopo vent’anni, non sono presenti i Capipalestra e le rispettive medaglie da conquistare. 

Per quanto riguarda il plot narrativo, è necessario comunque fare alcune precisazioni importanti. Prima di tutto, come consuetudine, si viene catapultati nel cuore del gioco con tanta semplicità ma, allo stesso tempo, questa volta gli sviluppatori hanno tentato di colpire, più in profondità, i sentimenti dei giocatori, con la scelta dei temi trattati. Pur essendo un gioco indirizzato a un pubblico molto vasto, tra cui tanti bambini, è da lodare come questa volta sia stato adottato un approccio più maturo rispetto al passato, che pur non disdegna i classici momenti umoristici della serie. La longevità rimane immensa, come avvenuto con i precedenti giochi: per completare la trama principale saranno necessarie circa trenta ore, anche se, questo dato cambia da giocatore a giocatore in base all’approccio che desidera adottare. Sicuramente è da evidenziare come l’esperienza sia ricca di attività, ad esempio catturare le centinaia di Pokémon presenti, affrontare le sfide dell’Albero della lotta, le forme Alola di alcuni mostriciattoli provenienti dal passato, l’arrivo delle inedite Ultracreature, le Battle Royal, il PokéRelax, il PokéResort e altro ancora. Vi abbiamo già detto che il bacino di gamers a cui il titolo è rivolto è veramente ampio e un appunto sul post game va fatto: in termini narrativi ci saremmo aspettati qualcosa in più, d’altronde non tutti hanno smanie di cimentarsi nelle lotte competitive. Andando a parlare nello specifico delle battaglie tra Pokémon, vediamo più nel dettaglio il gameplay vero e proprio del gioco.

Gotta Catch’em All

Per completare il Giro delle Isole ed essere classificato come il migliore allenatore di Pokémon, è necessario sconfiggere gli altri giocatori e costruire una squadra composta da sei elementi, che sia la migliore possibile. Nel susseguirsi del plot, questo avviene completando le varie sfide che non consistono esclusivamente in lotte, proposte dai Capitani. Al termine di ciascuna prova l’allenatore deve affrontare un Pokémon Dominante, un esemplare particolarmente potente che è in grado di chiamare altri mostriciattoli in soccorso. Una volta completate le quest di un’isola, si affronta il Kahuna nella Grande Prova e, sconfiggendolo, si può procedere alla successiva isola. 

Le lotte Pokémon non sono cambiate dall’idea di base dei primi giochi ma, di volta in volta, sono state implementate alcune funzioni atte a renderle più particolari. Le battaglie sono suddivise in turni, uno per ciascun giocatore o Pokémon selvatico e si svolgono tra due o più Pokémon con lo scopo di ridurre i Punti Salute dell’avversario attraverso l’utilizzo delle mosse di Attacco, o di Difesa, così da rendere il compito più difficile. Sconfitto il nemico, si ottengono dei Punti Esperienza che consentono di far aumentare di livello la propria creatura e di farla evolvere. Naturalmente un livello più alto rispetto all’avversario garantisce un vantaggio, date le statistiche maggiori, ma questo non sempre equivale a vittoria certa. 

I Pokémon sono suddivisi in base a dei Tipi che, si classificano come Fuoco, Acqua, Erba eccetera, alcuni addirittura sono di doppio tipo. Ognuno ha delle debolezze e dei punti di forza verso gli altri: di conseguenza un Allenatore che si rispetti deve conoscerle a memoria così da utilizzare la strategia migliore; il team di sviluppo ha comunque voluto dare una mano ai players implementando l’aiuto su schermo per le mosse. Grazie a tale nuova funzione, durante la selezione delle mosse, è possibile conoscere se sono Superefficaci, Poco Efficaci o con Effetto Normale. Per renderla effettivamente funzionante però sono necessari alcuni fattori, ad esempio aver già affrontato il Pokémon avversario (in sostanza equivale ad averlo studiato) con diverse mosse o averlo catturato e registrato nel Pokédex. Questo è un elemento che potrebbe far storcere il naso ai giocatori più anziani giacché facilita i principianti livellando, in parte, le abilità tattiche.

La vera novità per quanto concerne le battaglie però consiste nel Potere Z, attivabile attraverso un balletto, e i Cristalli Z che servono proprio per poter attivare le Mosse Z. Quest’ultime si traducono in un aumento di potenza incredibile rispetto a quelle normali e, per questo motivo, si possono utilizzare solamente una volta per lotta (sta all’allenatore scegliere il momento più opportuno per sfruttarle). Esistono due diversi tipi di Mosse Z, uno si utilizza attraverso i Cristalli in base al Tipo, l’altra con i Cristalli esclusivi di alcuni Pokémon. 

Le prime si attivano quando, ad esempio, si assegna un Normium Z ad un Pokémon con mosse di Tipo Normale e possono essere utilizzati da tutti quelli che rientrano nelle caratteristiche richieste. 

Le Mosse Z per Pokémon specifici, invece, si attivano solamente per alcune specie dedicate e per una mossa particolare. 

L’introduzione del Potere Z oltre ad avere uno scopo effettivo in battaglia, ha anche un ruolo nella trama principale: non essendo disponibile da subito si può utilizzare solamente con l’acquisizione del Cerchio Z e, come già detto in precedenza, dei Cristalli Z. Questi ultimi si possono ottenere in diversi modi, solitamente in dono al termine di una Prova ma anche con la semplice esplorazione. 

Esistono tantissime mosse e variazioni durante la lotta: un esempio sono gli oggetti utilizzati per offrire un boost prestazionale ma anche alcune abilità esclusive con effetti particolari. Un fattore molto importante da tenere in considerazione sono gli item per la cura in quanto non sempre durante il gioco si ha nelle vicinanze un Centro Pokémon adibito alla guarigione ma è necessario proprio utilizzare i suddetti oggetti per il recupero dei PS, dei PP per quanto concerne il numero di mosse utilizzabili, e degli strumenti per rimuovere gli status negativi.

Anche in Sole e Luna è presente il sistema chiamato Chaining finalizzato alla cattura dei Pokémon più forti da utilizzare nel competitivo. Durante le diverse lotte con i Pokémon Selvatici è stato introdotto il sistema di aiuto: riducendo i PS del nemico si porterà quest’ultimo a chiamare supporto, trasformando la battaglia in una lotta a tre. Alcune volte si generano così delle situazioni decisamente frustranti, vedi, ad esempio, quando si deve eseguire la cattura esclusivamente per completare il Pokédex. Il problema risiede nell’impossibilità di lanciare PokéBall quando sul terreno sono presenti due avversari, in questo modo eliminando un nemico, l’altro può chiamare nuovamente aiuto creando così una catena potenzialmente infinita. Chi si cimenta nel competitivo per creare una squadra perfetta, dovrà ancor di più investire tanto tempo e pazienza; chi si limita alla semplice collezione, può utilizzare il “sistema di aiuto” anche per catturare le differenti versioni cromatiche dei Pokémon. 

Collegandoci, un momento, al discorso del competitive battle è interessante la possibilità di poter allenare i propri Pokémon superato il livello 100. Infatti, fino alla scorsa generazione tale soglia rappresentava il level-cap e non era più possibile allenare i Pokémon. Nella nuova incarnazione videoludica dei mostriciattoli tascabili è stata invece implementata la funzione dell’Allenamento Pro. Senza perderci in troppi spoiler, il suo scopo è quello di potenziare ulteriormente le statistiche proprio quando una creatura raggiunge il massimo livello.

Un sostegno nella cura dei Pokémon viene dal Pokérelax. Grazie a questa funzione è possibile coccolare le proprie creature e nutrirli con i Pokégioli. Quando il Pokémon selezionato ha il massimo dei cuoricini, in battaglia si attivano dei bonus casuali, quali la rimozione automatica di uno status negativo, la resistenza a un attacco molto potente o l’acquisizione di un numero maggiore di Punti Esperienza. Si tratta, nel complesso, di una funzione molto utile che in determinate situazioni fa la differenza. 

Le novità da un punto di vista degli scontri riguardano anche l’introduzione delle Battle Royale. Questa nuova tipologia di battaglia coinvolge quattro allenatori, con tre Pokémon ciascuno, in un tutti contro tutti. Le funzioni disponibili sono quelle classiche ma, se alla fine di un turno un personaggio rimane senza la Pokémon la Battle Royale termina. Per stabilire il vincitore viene eseguito un conteggio che tiene conto di quanti mostriciattoli sono stati eliminati e quanti K.O. sono stati subiti.

Una particolare funzione implementata nei giochi di settima generazione è il Poképassaggio. I giocatori più navigati sanno che fino ad ora per spostarsi attraverso la mappa o interagire con lo scenario si sono utilizzate le mosse MN che, in Sole e Luna, sono state completamente rimosse a favore, appunto, del Poképassaggio. Grazie a tale funzione sono assegnati dei Pokémon precisi dediti ad alcune funzioni, un esempio è Tauros che permette di distruggere le rocce giganti che interrompono il cammino o Charizard che trasporta il giocatore in volo da un luogo all’altro. Le curiosità sono la possibilità di poter controllare direttamente tali Pokémon ma anche l’effetto che il nuovo sistema ha sulla cultura della regione (da un punto di vista prettamente narrativo): le autorità competenti cercano sempre nuovi metodi per sfruttare al meglio il Poképassaggio e rendere più semplici gli spostamenti anche per i cittadini comuni che non vogliono utilizzare il traghetto.

Non mancano di certo altri minigiochi tra cui il Poké Resort che utilizza i Pokémon depositati nel PC. Il Resort è composto da isole potenziabili, ognuna con delle caratteristiche diverse. Si passa dalla raccolta dei Pokégioli a quella di oggetti eccetera. Grazie a tale funzione, alcuni Pokémon Selvatici possono decidere di visitarlo e restare permanente nel gruppo. 

Naturalmente anche in Sole e Luna sono presenti le funzioni di comunicazione con giocatori vicini e in tutto il mondo. Per accedere agli scambi e alle battaglie è necessario utilizzare il Festiplaza dal menù di gioco. Come avviene ormai dai giochi X e Y, sono presenti anche gli scambi prodigiosi e la GTS. 

I primi avvengono con la selezione di un Pokémon che sarà inviato a un giocatore casuale, in modo tale che il mostriciattolo ricevuto venga svelato solamente una volta arrivato a destinazione. 

La GTS invece è la possibilità di depositare un Pokémon per lo scambio ma solamente in cambio di una creatura specifica. 

Il Festiplaza presenta anche alcune funzioni particolari come negozi che attirano visitatori e missioni di vario tipo da completare.

In generale il gameplay dei giochi di settima generazione è stato migliorato ma presenta una piccola lacuna almeno per quanto riguarda la trama principale. La difficoltà del gioco è fin troppo accessibile e, inizialmente, non presenta grosse difficoltà sia per quanto riguarda le Lotte che la cattura. Dopo circa metà del gioco il livello di sfida aumenta ma non rappresenta niente di proibitivo. Anche la cattura dei Pokémon è stata decisamente semplificata, un esempio è Solgaleo, Pokémon leggendario, che abbiamo catturato con una semplice PokéBall e senza nemmeno dovergli infliggere uno status negativo. In questo senso sarebbe stato più apprezzabile trovarci davanti ad una difficoltà più bilanciata, in modo da renderci l’esperienza più impegnativa.

Le Hawaii in tre dimensioni

Dopo aver visto nel dettaglio gli aspetti legati al gameplay del gioco, è giunto il momento di parlare del titolo da un punto di vista puramente tecnico. Naturalmente, è necessario comunque tener conto che l’hardware offerto dal Nintendo 3DS è ormai datato e il peso degli anni si sente. Dal lato artistico il gioco si presenta sin dall’inizio sviluppato benissimo, le riproduzioni delle diverse zone sono realizzate in maniera fedele, per il concept proposto, e permettono al giocatore di immedesimarsi nell’ambientazione. I Pokémon sono riprodotti in modo ottimale e anche una delle novità della serie, le versioni Alola dei mostriciattoli, s’integrano nel migliore dei modi con il nutrito roster. Purtroppo pur essendo la migliore serie da un punto di vista grafico, non è esente da qualche difetto. 

Come già accennato poco fa il gioco non è supportato appieno dall’hardware e, in alcuni casi, la piccola Nintendo arranca in maniera troppo evidente. I rallentamenti si presentano in molteplici situazioni, tra cui l’esecuzione delle Mosse Z e durante le battaglie con un maggior numero di Pokémon sullo schermo. 

Nel primo caso gli effetti aggiunti non si limitano alla semplice apparizione di un effetto ma sono delle vere e proprie cutscenes, stupende da un punto di vista puramente visivo ma snervanti per il frame-rate basso. In questo caso, comunque, è possibile anche passarci sopra dato che il giocatore si limita ad osservare la scena ma, durante le battaglie in doppio, le lotte multiple eccetera, la situazione si fa più problematica. I rallentamenti sono presenti sin dall’inizio della lotta e, in alcuni casi, sembra che la console faccia fatica a elaborare le azioni selezionate, impiegando diversi secondi per l’inizio vero e proprio del turno. Purtroppo questo “input lag”, risulta essere un vero peccato dovuto, più che altro, a quanto la 3DS è “costretta” a gestire: un buon livello di dettaglio e proporzione delle forme, intermezzi stile cinematografici per la narrazione etc. 

A questo si aggiunge anche l’assenza dell’effetto 3D stereoscopico considerato evidentemente troppo esoso di risorse. 

Infine, ci sentiamo di lodare l’ennesimo miglioramento dello stile grafico per quanto riguarda le diverse interfacce. 

In merito a quanto concerne il reparto sonoro ci si trova di fronte un’opera notevolmente bella e ricca di fascino. Anche in questo caso, infatti, le diverse musiche e i motivi utilizzati sono veramente superlativi e non è un’eresia dire che ci siamo trovati davanti all’espressione musicale migliore di tutta la serie. 

Oltre ai classici brani ridisegnati e ai tanti versi dei Pokémon, in questo caso sono stati implementati dei brani basati su musiche antiche, come ad esempio dei cori tribali, che, nel complesso caratterizzano ulteriormente tutto il mondo di gioco, rendendolo più suggestivo. 

In sintesi:

Pokémon Sole e Luna sono la migliore rappresentazione videoludica di una saga con ormai due decenni sulle spalle. I passi in avanti rispetto al passato sono molteplici, a partire da una narrazione più matura per concludere con le diverse migliorie nel combat system. Purtroppo sono presenti dei problemi tecnici che limitano la qualità complessiva di un prodotto finale comunque ottimo e, sicuramente, in termini di difficoltà generale, si sarebbe potuta rendere l’esperienza più accattivante. In ogni caso i giochi di settima generazione rappresentano un acquisto obbligatorio non solo per tutti i fan dei Pokémon ma, data la qualità generale, rappresentano l’occasione migliore per approcciarsi a questo genere. Di fatto, parliamo comunque di due giochi tra i migliori in assoluto tra vasto catalogo del Nintendo 3DS.

Pregi

  • Narrazione più matura ma…
  • Artisticamente molto bello ma…
  • Diversi miglioramenti generali rispetto al passato.

Difetti

  • …povera nel post game principale.
  • …afflitto da alcuni problemi tecnici.
  • Bilanciamento della difficoltà da rivedere.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 9

La recensione di Pokemon Sole è stata scritta e curata da Albert91 per GameStorm.it, pubblicata il 29-01-2017

Commenti sulla recensione (1)

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Commenti
avatar di granpadrona
05-02-2017
granpadrona

molto bella

2
Messaggio non inserito o troppo corto.
 
 

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Pokemon Sole

  • Immagine della copertina del gioco Pokemon Sole per Nintendo 3DS
  • Data di uscita:
    23-11-2016
  • Categoria:
    giochi di ruolo
  • Disponibilità per:
    3DS
  • Popolarità:
    3.57 %

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Valutazione del gioco 9.2

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