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Recensione di Mario & Luigi: Dream Team Bros

Titolo: Mario & Luigi: Dream Team Bros
Genere: Gioco di ruolo
Console: Nintendo 3DS
Sviluppatore: Nintendo
Publisher: Nintendo
Data di pubblicazione: 12 luglio 2013

Dopo aver saggiato leggermente il versante degli RPG con Paper Mario: Sticker Star, ecco arrivare il vero RPG Nintendiano. Il brand “Mario & Luigi” non sarà certamente diffuso come il classico platform, per via del genere di appartenenza leggermente di nicchia, ma è comunque tra i brand di punta della casa di Mario. Chi ha imparato a conoscere i predecessori noterà certamente molti punti in comune, ma anche qualche piccola novità.

Il team dei sogni

Partiamo un po’ dalla storia, che rimane pressoché immutata rispetto ai precedenti episodi. Indovinate un po’? Già, la principessa Peach viene nuovamente rapita. E indovinate un po’? Già è sempre Bowser il cattivone da sconfiggere, anche se questa volta affiancato da un anonimo pipistrello. Questa volta, però, la storia non sembra coinvolgere massimamente sin dall’inizio. La scusa con la quale Peach & Co. vengono portati sull’isola guanciale è davvero banale e sembra quasi che la storia di sottofondo si perda completamente durante l’azione di gioco. Bowser e i cattivoni fanno apparizione sulla scena solo tre volte in tutta l’avventura. Delle 40 ore che ho speso per terminare il titolo, davvero poche erano destinate a dialoghi o scontri con Bowser. Insomma, si ha l’impressione che Nintendo, questa volta, non abbia curato al massimo la trama di sottofondo. Detto ciò, risulta davvero particolare la tematica di fondo scelta per questo episodio, che come suggerisce lo stesso titolo di gioco è incentrata sui sogni. Mario & Luigi Dream Team affronteranno un lunghissimo cammino in due diverse dimensioni: la realtà e i sogni (o incubi, a seconda del punto di vista). E’ l’anno di Luigi, come più volte sottolineato da Nintendo, e quale modo migliore, se non i sogni, per conferire a Luigi tutte le qualità, come coraggio e forza di cui non gode solitamente? Alle classiche sessioni in cui guideremo i due fratelli nella realtà, se ne affiancheranno altre in cui li guideremo all’interno dei sogni. Le sessioni nella realtà ricalcano fedelmente quelle già viste nei precedenti episodi, mentre quelle nel mondo onirico si presenteranno con un gameplay bidimensionale. I due personaggi verranno guidati con lo stick analogico e i pulsanti “B” e “A” serviranno per controlalre contemporaneamente i due eroi. Come al solito questi potranno saltare, utilizzare il martello e apprendere azioni più complesse, come rimbalzare a mo’ di pallina o eseguire delle piroette a mezz’aria. Gli stessi pulsanti vengono utilizzati in combattimento per attare, difendersi o schivare gli attacchi dei nemici. Altra differenza rispetto ai predecessori è che nel mondo onirico combatteremo con un unico personaggio, che ha le sembianze di Mario, ma l’anima di Luigi. Questo personaggio è molto più forte rispetto ai due fratelli presi singolarmente, e gode di attacchi speciali molto più efficienti, ma anche di più difficile realizzazione.

Luigi multifunzionale

L’elemento che più distingue questo prodotto dai precedenti è la presenza di particolari marchingegni situati all’interno del mondo onirico. Sarà Luigi a poter entrare in questi strani meccanismi, grazie ai quali potrà aiutare Mario ad esplorare il mondo dei sogni. Alle volte Luigi si trasforma in una catapulta, altre in una trivella, altre volte è in grado di cambiare il clima di ciascuna area passando da ghiacciai a deserti aridi. Insomma, Luigi sarà una pedina davvero essenziale all’interno di questa avventura e anche se “dormirà” per la maggior parte del tempo, sarà un valido alleato.

A livello di grafica e di musiche ci troviamo di fronte al più classico degli “RPG” made in Nintendo. Chi ha testato i precedenti esponenti del brand, troverà familiarità anche in questi due reparti. Colori sempre accesi e background davvero vari: si passa da un verdeggiante bosco ad un deserto arido. Le musichette che accompagnano le nostre scorribande sono allegri jingle, anche se a volte anonimi e certamente ripetitivi. Insomma, da questo punto di vista non c’è molta originalità. 

Un gioco infinito...

Ciò in cui Mario & Luigi Dream Team non teme rivali è la longevità. Il mio cronometro si è fermato a poco più di 40 ore. Esatto, ho impegnato 40 lunghissime ore a terminare l’avventura. Non sono sicuro se avrei potuto impiegare meno, ma sono certo del contrario: volendo esplorare tutta la mappa e collezionare tutto il possibile, non sarebbero bastate 50 ore. E’ certamente l’avventura più longeva del brand, che come sempre contiene miliardi di collezionabili, tra equipaggiamento e strumenti per la battaglia. Inoltre, Mario & Luigi Dream Team aggiunge anche un sistema di “spille”, originale e molto utile in battaglia. Mario e Luigi possono equipaggiare una spilla per volta, ma combinando le varie spille presenti si otterranno dei bonus particolari da attivare al bisogno durante la battaglia. 

A proposito della difficoltà c’è da dire che questo titolo scontenterà un po’ gli hardcore gamer, che solo dopo aver superato il gioco potranno godere di una modalità “difficile”. Il livello di sfida standard non  è altissimo e il fatto di poter ricominciare subito una battaglia dopo un “game over”, rende praticamente nulla la strategia. Non dovremo preoccuparci di dover correttamente assumere funghi e bonus, perché il gioco permetterà di iniziare nuovamente uno scontro senza penalità. Nei passati capitoli, invece, dopo aver perso un combattimento era necessario ripartire dall’ultimo salvataggio. Questo sistema induceva il giocatore ad essere più cauto e riflessivo durante la lotta. Un ultimo appunto negativo va fatto al sistema di salvataggio: a che servono i classici blocchi “save” sparsi per l’ambiente di gioco, se tanto è possibile salvare in qualsiasi momento dell’avventura attraverso un’apposita icona posizionata sullo schermo tattile?

Conclusioni

Mario & Luigi Dream Team è un gioco davvero brillante. La trama non esalta, ma la struttura di gioco, seppur non completamente originale, è sempre un “must” per gli appassionati del genere. La longevità rende questo titolo davvero consigliato, dato che per abbandonare la cartuccia sullo scaffale saranno necessarie davvero molte, ma molte, ore. 

Pro

  • Gameplay sempre valido
  • Luigi è finalmente un eroe
  • Longevità
  • Tante mosse speciali

Contro

  • Trama
  • Piuttosto facile

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8,5

La recensione di Mario & Luigi: Dream Team Bros è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 26-08-2013

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Mario & Luigi: Dream Team Bros

  • Immagine della copertina del gioco Mario & Luigi: Dream Team Bros per Nintendo 3DS
  • Data di uscita:
    12-07-2013
  • Categoria:
    simulazioni
  • Disponibilità per:
    3DS
  • Popolarità:
    5.36 %

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Valutazione del gioco 7

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